Scoprire l’Australia green della produzione di idrogeno rinnovabile
Le forme di energia rinnovabile più note sono soprattutto l’eolico, il fotovoltaico e il geotermico. Tuttavia esistono anche altre tipologie di energie green: tra queste, l’idrogeno rinnovabile sta assumendo un sempre maggiore rilievo. Oggi il più importante produttore di idrogeno rinnovabile è l’Australia, che ha investito e continua a investire in questo settore diverse centinaia di milioni l’anno.
L’idrogeno rinnovabile: un investimento tutto australiano
Quando si parla di Australia e di idrogeno rinnovabile, si pensa soprattutto alla produzione di energia. La nazione, infatti, è da vari anni una delle più avanzate in termini di presenza di impianti per la produzione di idrogeno rinnovabile. Nel 2019 gli interessi australiani relativi al mercato di questa fonte rinnovabile sono cambiati: con un investimento di 300 milioni di dollari, infatti, l’Australia ha deciso di incrementare la generazione di idrogeno rinnovabile per raggiungere, entro il 2025, una produzione che superi le 3mila tonnellate annue. Questi volumi permetterebbero alla nazione di affacciarsi verso nuovi progetti, come quello di esportazione della fonte rinnovabile verso mercato asiatico.
Ma perché investire in questa fonte rinnovabile? La risposta deve essere cercata sia in un contesto puramente economico che in quello energetico e green: la produzione di idrogeno ha infatti saputo mettere d’accordo i diversi protagonisti della politica australiana. Oltre alla produzione di energia, infatti, gli investimenti nel settore hanno portato a nuovi posti di lavoro e a una maggiore sicurezza energetica. Con un settore affermato ma, allo stesso tempo ancora in espansione, l’Australia punta pertanto a prezzi competitivi per potersi inserire come esportatore di riferimento nel mercato asiatico.
Indipendenza energetica: non solo idrogeno ma anche tantissime miniere e turismo
Si può dire senza timore di smentita che la produzione energetica (non solo green) non è l’unico punto di forza dell’Australia. Oltre all’idrogeno rinnovabile questa nazione è infatti ricca di miniere che permettono di estrarre alcuni tra i minerali più importanti e richiesti sul mercato, come il rame, l’oro, il ferro, il nichel o il carbone. Inoltre, oggi è la prima nazione per produzione di uranio e diamanti.
Accanto allo sviluppo energetico, l’economia australiana riceve un’importante contributo dal turismo. Le metropoli australiane di Sydney e Melbourne sono sicuramente una meta da visitare, ma la maggior parte dei turisti che si reca in questa nazione lo fa perché attratta dalle meraviglie della natura, come la barriera corallina, la foresta pluviale, le spiagge, la flora e la fauna.
Recarsi in Australia: che documenti servono?
Per visitare l’Australia alla scoperta delle principali città, della sua natura incontaminata o anche delle sue risorse energetiche, non basta essere muniti di passaporto, ma bisogna disporre di un visto specifico, l’eVisitor o l’Eta (clicca qui per sapere quale visto devi richiedere per le tue esigenze). Questi visti permettono di soggiornare fino a tre mesi sul territorio australiano, ma esclusivamente per motivi turistici, per visitare parenti o amici o per colloqui e incontri di lavoro. Il visto può essere richiesto online (clicca qui per il link), senza che sia necessario recarsi presso ambasciate o consolati: in tal modo il rilascio sarà molto più rapido, permettendo un importante risparmio di tempo.
Per concludere
L’Australia è un paese ricco di cultura, ma anche di risorse energetiche e di paesaggi unici da scoprire. Per essere in regola con la documentazione necessaria allo sbarco non bisogna dimenticare di richiedere il visto!